lunedì 22 aprile 2013

La curiosità fatta dipinto

"If it were a picture, your theme will be..?"

E' lo spunto di riflessione datoci per descrivere come nell'Arte è stato trattato il nostro argomento di blog (per una volta, a prescindere dal Pendolo).

Dunque, ho scelto il Topo di biblioteca (Bookworm - Bücherwurm) di Carl Spitzweg.

Carl Spitzweg, Der Bücherwurm, 1850
Alcuni avrebbero preferito, in relazione al tema del blog, il più celebre Lezione di anatomia del dottor Tulp, di Rembrandt, ma il legame con i libri è fondamentale per il tipo di curiosità che approfondisco, ossia quella che sfocia in ricerche, in studi e talvolta, perchè no, in straniamento dalla realtà, con tanto di prolificissima testa tra le nuvole.

Carl Spitzweg (1808-1885), uno dei miei pittori preferiti, nella prima parte della sua carriera, prese in mano le redini dell'ormai languente Romanticismo tedesco, e si fece interprete di una corrente artistica opposta, anzi complementare al nascente Impressionismo, il Biedermeier.

La vita dei piccoli borghesi è posta al centro dell'attenzione, così ci arrivano attimi di quotidianità, tipi bizzarri e scenette romantiche, descritti con umorismo e finezza senza mai scendere nella volgarità.
Si vedano ad esempio lo stupore del Cacciatore di farfalle, l'impegno dell'Amico dei cactus, la ricerca di ispirazione del Poeta malato, la pace della Sosta nel vigneto, la ritualità della Passeggiata domenicale e  tanti, davvero tanti altri.

Il Topo di biblioteca, olio su tela del 1850, si trova oggi al Museum Georg Schäfer di Schweinfurt. Il dipinto raffigura un disordinato bibliofilo miope, in cima a una scala, intento a leggere, da molto vicino, un libro di metafisica, mentre tiene numerosi altri volumi con braccia e gambe. 
Apparentemente ignaro della gloriosa libreria e dell'ambiente barocco in cui si trova, egli è completamente immerso nelle sue ricerche: l'intensità con cui fissa il libro rispecchia l'attitudine introspettiva e conservatrice che caratterizza l'Europa tra la Restaurazione e i moti del 1848. Questi ultimi infatti diedero uno scossone al mondo delle polverose e ricche librerie, nonchè ai solitari studiosi, ormai erranti per le artificiose voluttà del pensiero.

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